DS N°8: la nuova Stella Cadente di Stellantis

Presentata in questi giorni la DS N°8 rappresenta la nuova ammiraglia del marchio francese; la vettura è estremamente importante perché è il primo modello Stellantis che inaugura la nuova piattaforma “Medium” prodotta presso lo stabilimento di Melfi, prima delle famose “cinque” vetture (poi diventate “quattro” a causa del braccino corto di Tavares), nonchè modello di punta del marchio DS orfano della vecchia DS9 fatta in Cina. 

SOLO ELETTRICA? NO PER FORTUNA!

I piani iniziali prevedevano la sola versione ad alimentazione elettrica ma fortunatamente, e abbastanza in ritardo, i vertici Stellantis ci hanno ripensato in seguito anche alla tanto “sbandierata” strategia multienergy che prevede pianali in grado di ospitare le due alimentazioni: quindi anche per la DS Numero 8 avremo l’abbinata di propulsori termici (ovvero i classici motori 1.2 THP MHEV e 1.6 THP PHEV francesi ma prodotti in Ungheria). 

La piattaforma Medium della DS N°8
La N°8 porta al debutto anche il nuovo logo DS (molto banale e meno originale del precedente), e la nuova nomenclatura (ispirata ai profumi Chanel), difficilmente però questi due fattori riusciranno ad aumentarne la percezione del marchio e di conseguenza le vendite. 

Lunga oltre 4,80 metri è una sorta di crossover fastback cinque porte, non è un SUV né una berlina, un incrocio tra le due molto francese per concezione (e difficilmente apprezzato dal pubblico al di fuori della Francia…. Ma forse nemmeno in Francia basta vedere modelli come la Peugeot 408X o la Citroën C5X che non riescono a trovar consensi nemmeno in madrepatria). Le concorrenti dovrebbero essere “sulla carta” la Model Y e la Polestar 3, i motori elettrici e le batterie sono ereditate dalla Peugeot 3008, altra sorella basata sulla piattaforma Medium ma prodotta in Francia in grandi volumi (la 3008 è un successo in Europa e non si discute!). Due le batterie, modello base da 72 kWh e top di gamma da 97,2 kWh, abbinati a un motore elettrico su asse anteriore da 230 CV (batteria da 72 kWh) o 245 CV (batteria da 97,2 kWh) oppure un doppio motore elettrico (uno anteriore e uno posteriore quindi trazione integrale) abbinato solo alla batteria da 97,2 kWh. 

UNA STELLA CHE NON BRILLA

Analizzando i numeri di vendita del marchio, e i prezzi previsti per questa Numero 8, posso concludere che si tratta dell’ennesima furbata di Mr.Tavares fatta per danneggiare l’industria Italiana e quel poco che rimane della fabbrica di Melfi! Si parla per questa nuova DS di circa 55 mila euro per il modello base elettrico fino a circa 70 mila per il top di gamma, prezzi che in verità sono in linea con le concorrenti (Tesla e Polestar) ma la vettura stessa non è idonea per rilanciare la produzione di Melfi a causa dei bassissimi volumi previsti, dovuti sia alla bassa percezione del marchio (DS è presente solo in Europa), sia ai pochi consensi riscontrati da tutta la gamma del costruttore. La strategia futura del marchio è limitata al mercato europeo quindi non verrà venduta in America o Asia (Cina), si parla di meno di 10 mila vetture prodotte all’anno (troppo poche per un complesso enorme che fino a qualche anno fa produceva Renegade e 500X esportate anche in Nord America). 

La Numero 8 entrerà in produzione nel primo trimestre 2025, proposta almeno fino alla fine del 2026 solo elettrica, e questo è un ulteriore problema a causa della scarsa domanda europea di tali vetture! Bisognerà attendere altri due anni e mezzo per vedere le prime ibride in linea di produzione! Purtroppo un modello del genere poteva essere prodotto in Francia andando a saturare la linea di 3008 e 5008, mentre per Melfi era più idoneo un ulteriore modello da grandi volumi (esempio un C-SUV a marchio Fiat) invece i vertici hanno preferito accollare una produzione in “perdita” al nostro caro stabilimento! Buona cassa integrazione Melfi!

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